Rubrica “Incontri”
a cura del Giornalista Salvino Cavallaro
Nella lunga storia della letteratura italiana e degli scrittori ad essa appartenuti, c’è tutta una serie di libri che spesso, nonostante la loro qualità del testo letterario, non assumono l’importanza che meriterebbero. E’ l’eterno problema commerciale proposto da editori più o meno conosciuti nel campo editoriale, i quali non sono tenuti abbastanza in considerazione rispetto ad altri. Non è nostra intenzione entrare in polemica con nessuno, tuttavia, preme fare queste considerazioni soprattutto alla luce di un mercato, quello dell’editoria, eternamente
La Scrittrice Graziella Lo Vano.
sottoposto a crisi economica per la mancanza della sufficiente vendita di libri. Detto questo, desideriamo presentare il romanzo “La laguna taceva” di Graziella Lo Vano Edito da Armenio. Diciamo subito che si tratta di un testo che narra la storia d’amore tra l’Ammiraglio Luigi Rizzo e Giuseppina Marinaz. Come tanti sanno, Luigi Rizzo è stato un grande eroe di guerra, un perfetto combattente cui sono state insignite due medaglie d’oro al valor militare, quattro medaglie d’argento sempre per il valore militare e due croci di guerra. Il testo di Graziella Lo Vano, costruito principalmente su aneddoti e tante riflessioni, fa emergere la narrazione di dinamiche belliche ma anche di un quotidiano intriso di umanità che solo all’apparenza sembra essere in contrapposizione con la logica della guerra. Infatti, nell’accurata descrizione dell’ammiraglio Luigi Rizzo, forte, coraggioso, che nulla temeva al cospetto del nemico in azione bellica, si scopre un personaggio sensibile con il trovatello Fifi di cui si prende cura e gli affida il compito di consegnare le sue lettere d’amore scritte a Giuseppina. “Nel mio manoscritto” dice l’autrice Graziella Lo Vano, “ho voluto proporre, all’interno dei fatti storici, la vita privata di Luigi Rizzo e della sua famiglia. Non un uomo d’altri tempi e conservatore, ma moderno, e, soprattutto, attuale. Ho potuto scrivere questa storia, grazie al contributo della figlia ultranovantenne che, con i suoi vividi ricordi, mi ha saputo trasmettere l’aspetto umano e privato del padre, grande e valoroso personaggio”. Naturalmente lasciamo il prosieguo della storia narrata da Graziella Lo Vano dando voce al lettore, il quale potrà dare il suo personale giudizio letterario senza essere influenzato dalla nostra recensione e da tante altre che sono e saranno scritte in seguito. Piuttosto, ci piace parlare di questa sensibile scrittrice e portarla a conoscenza della stragrande schiera di lettori amanti della letteratura di qualità. Nata a Messina, Graziella Lo Vano vive e lavora a Sant’Agata di Militello. Laureata in Scienze Politiche, è considerata un’artista poliedrica perché scrive poesie, racconti, recita e dipinge. Una unione di arte e cultura che affonda le radici nella storia della sua famiglia, dove anche la sorella Rosetta è l’espressione della sensibilità manifestata attraverso la pittura. Sono i pennelli del cuore che sintetizzano attraverso i colori della vita, tutto ciò che vedono occhi e anima. Ma Graziella Lo Vano collabora con il settimanale “Confidenze” e alcune sue poesie sono state lette nella trasmissione radiofonica “L’uomo della notte” di Maurizio Costanzo e in quella televisiva “L’appuntamento” di Gigi Marzullo. “La laguna taceva” è l’ultima fatica letteraria di Graziella Lo Vano, dopo avere scritto e pubblicato il libro “Da qui alla Merica”, il romanzo che racconta l’emigrazione di milioni di lavoratori italiani in America. La scorsa estate ha anche prestato la sua sensibilità di profonda conoscitrice dell’animo umano verso chi scrive poesie come lei, ed ha fatto parte della giuria di qualità composta da donne intellettuali assieme alla scrittrice torinese Sabrina Gonzatto, alle Prof. Maria Lizzio e Silvana Gitto, alle scrittrici Marcella Mancuso e Angelica Artemisia Pedatella, dando un apporto notevole nel giudizio di racconti e poesie da premiare nell’ambito del 2° Concorso Letterario Teseo di Milazzo (Me) presieduto dal Dott. Attilio Andriolo. Dunque, scopriamo una Graziella Lo Vano della quale emerge il tratto spiccato di una figura sensibile, amante della letteratura e dell’arte espressa in tutto il suo più alto significato. Anche per questo consigliamo la lettura del suo ultimo libro “La laguna taceva”.
Salvino Cavallaro